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Aristotele Onassis
Aristotelis Sokratis Onassis
15 gennaio 1906
Smirne - Turchia
Fu un lunedì di 119 anni fa
Scomparve il
15 marzo 1975
Neuilly sur Seine, Parigi - Francia
Fu un sabato di 50 anni fa
Aveva 69 anni
(A cura di Antonino Fleres)
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Armatore, uomo d'affari.
Di famiglia povera, ebbe un'infanzia difficile. Fu addirittura imprigionato, torturato e condannato a morte quando era ancora un ragazzo. Questo perché, in quel periodo storico, l'armata turca tentava, con la forza, di riconquistare la città di Smime (ceduta alla Grecia nel 1920, a seguito della sconfitta relativa al conflitto mondiale del 15-18, e ripresa nel 1922). Nel 1923 riuscì a fuggire dalla prigionia ed emigrò in Argentina (si dice che avesse in tasca solo 60 dollari). In argentina iniziò a lavorare nel campo del tabacco e del commercio di sigarette. Fu poi assunto a Buenos Aires in qualità di telefonista (dato che parlava 5 lingue) e, grazie a questo lavoro, ebbe l'opportunità di ascoltare molte conversazioni di uomini d'affari che lo illuminarono nel difficile campo degli investimenti. Fu così che iniziò una modesta fortuna economica. Nel 1928 fu assunto al consolato Greco, ma la vera svolta avvenne nel 1932, in piena depressione economica, quando ebbe l'idea di acquistare una paio di navi da una società canadese in bancarotta per poche migliaia di dollari. Finito il periodo nero, quelle navi cominciarono a fruttare una fortuna. Fortuna che Aristotele Onassis reinvestì sempre per comprare altre navi (specialmente petroliere). Nel 1945 sposò Athina Livanos, figlia dell'armatore Stavros Livanos, rafforzando così sia il suo impero economico che la sua posizione sociale. Divenne l'uomo più ricco del mondo, ebbe guai con il fisco, fondò una compagnia aerea (la "Olympic Airways"), si sposò e divorziò più volte. Ebbe una vita mondana intensa, sul suo panfilo "Cristina" (dal nome di sua figlia Christina) ospitò i nomi più illustri a livello internazionale. Ebbe una lunga relazione con Maria Callas che però non ebbe un esito felice (specialmente per la Callas) e nel 1968 sposò la vedova del presidente John Fitzgerald Kennedy, Jacqueline Lee Bouvier. La battuta d'arresto lo colpì quando, il 23 gennaio 1973, il figlio Alessandro perse la vita a causa di un incidente aereo. In seguito avvenne la separazione con Jacqueline e si ritirò in una villa nei pressi di Parigi ove scomparve due anni più tardi, il 15 marzo 1975, a causa di una malattia polmonare.
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