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Almanacco del giorno 28 maggio:

Oggi Nacque: Luigi Capuana, Elenoire Casalegno

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Luigi Capuana
28 maggio 1839
Mineo, Catania - Italia
Fu un martedì di 186 anni fa

Scomparve il
29 novembre 1915
Catania - Italia
Fu un lunedì di 110 anni fa
Aveva 76 anni

(A cura di Laura Fleres)

 

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Scrittore, critico letterario e teatrale.
Primogenito di Gaetano Capuana e Dorotea Ragusa, nacque all'interno di un'agiata famiglia di proprietari terrieri. Dopo aver frequentato le scuole elementari a Mineo, all'età di dodici anni fu iscritto al Reale Collegio di Bronte, uno dei più prestigiosi collegi della Sicilia che dovette però lasciare, per motivi di salute, dopo soli due anni, proseguendo gli studi da autodidatta. Fu di questo periodo l'inizio del suo interesse per la lettura. Nel 1857, per volere della famiglia, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania, ma nel 1860 abbandonò gli studi per andare a combattere al fianco di Giuseppe Garibaldi. Nel 1864 si stabilì a Firenze e lavorò come critico teatrale per il quotidiano "La Nazione". Nel 1866 pubblicò sul quotidiano fiorentino la sua prima novella intitolata "Il dottor Cymbalus" ispirata ad un racconto di Alexandre Dumas (figlio). Nel 1868 tornò in Sicilia e divenne ispettore scolastico, poi consigliere comunale ed infine sindaco di Mineo. Nel 1875, su consiglio dell'amico Giovanni Verga, si trasferì a Milano dove collaborò come critico letterario e teatrale per il "Corriere della Sera". Dal 1880 visse in prevalenza tra Roma e Catania dove tornò definitivamente nel 1902, chiamato dalla locale università per insegnare lessicografia e stilistica. Come Giovanni Verga, il Capuana usò la terra di Sicilia come sfondo per quasi tutti i suoi romanzi e le sue novelle. La sua opera narrativa fu molto ricca: il romanzo "Giacinta" fu considerato il manifesto del verismo italiano. Nel 1901 fu pubblicato il suo più famoso romanzo "Il marchese di Roccaverdina" al quale lo scrittore aveva dedicato vent'anni di fatiche: è la storia di un proprietario terriero innamorato di una contadina alla quale fa sposare un suo fattore con la promessa che il matrimonio non sarebbe stato consumato, ma il sospetto che la promessa non fosse stata mantenuta, lo spinse ad assassinare il fattore. Pubblicò anche numerose raccolte di novelle tra cui particolarmente riuscite "Le appassionate" (1893) e "Le paesane" (1894). Morì il 29 novembre 1915 poco dopo l'entrata in guerra dell'Italia.

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335
Elenoire Casalegno
28 maggio 1976
Savona - Italia
Fu un venerdì di 49 anni fa

(A cura di Antonino Fleres)
http://www.elenoirecasalegno.it/

 

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Conduttrice
Dopo il diploma in Ragioneria partecipò e vinse il concorso Miss Festivalbar (Look of the Year). Fu il trampolino di lancio, infatti, nel 1996 debuttò come presentatrice in TV nel magazine musicale Jammin in onda su Italia 1. Continuò così a lavorare in TV in molti programmi tra cui Scherzi a parte e Pressing. Iniziò poi l'esperienza teatrale, ricordiamo Uomini sull'orlo di una crisi di nervi di Alessandro Capone e Rosario Galli del 2004.

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Oggi Scomparve: Antonino Fleres

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Antonino Fleres
28 maggio 1944
Colle Fiorentino, Lariano, Roma - Italia
Fu un domenica di 81 anni fa
Aveva 19 anni

Nacque il
15 febbraio 1925
Borgetto, Palermo - Italia
Fu un domenica di 100 anni fa

(A cura di Antonino Fleres)

 

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Carabiniere.
Penultimo di sei figli, tre sorelle e due fratelli, sin da bambino voleva seguire le orme di suo papà (anch'egli Carabiniere), ed infatti si arruolò nell'Arma appena diciottenne; lo fece all'insaputa dalla mamma perché ella, molto preoccupata, si opponeva.
Il 27 maggio 1944, il Carabiniere Antonino Fleres, insieme ad un commilitone (Filomeno Moretti) e ad un gruppetto di soldati americani incontrati per strada, nel corso di una missione che lo portava a "Colle Fortuna" (località nei pressi di Lariano), mentre procedevano in un sentiero boschivo in località "Molara" vennero sorpresi da un gruppo di soldati tedeschi che, ingaggiato un combattimento, ebbe la meglio. Lo scontro si risolse con l'uccisione di due soldati americani, la cattura del carabiniere Antonino e la fuga di tutti gli altri.
Il carabiniere Antonino venne condotto, insieme ad altri prigionieri larianesi, in località "Capo Croce" ma riuscì a fuggire e, anziché cercare la salvezza presso la zona in cui si trovavano gli alleati, preferì accomunarsi alla "sua gente" presso una grotta occupata dagli sfollati del luogo.
Qui venne nuovamente catturato dai soldati tedeschi, ma anziché cercare la salvezza collaborando con questi, il suo unico pensiero fu quello di rincuorare i suoi amici sfollati e dar loro direttive affinché evitassero il peggio.
Fu torturato, ed infine fucilato, intorno alle 23:30 del 28 maggio, in località "Acqua di Papa"; ma non fu sepolto che dopo diversi giorni (ovvero quando i tedeschi abbandonarono le postazioni), perché i comandanti nazisti volevano che la popolazione, vedendo il cadavere martoriato di Antonino, ne avesse a monito.
Molte furono le iniziative per ricordare il suo sacrificio.
Il 16 dicembre 2006 venne inaugurata una stele in piazza Martiri della Libertà, a Lariano, in sua memoria. Nella stele è scolpito un albero, emblema dell'albero della vita.
Il primo marzo 2007 fu insignito della Medaglia d'Oro al Merito Civile (alla memoria) con la seguente motivazione: "In servizio presso la stazione di Lariano, nel corso dell'ultimo conflitto mondiale, si metteva a disposizione di una pattuglia americana in qualità di guida. A seguito di un violento combattimento, veniva catturato dai soldati tedeschi e barbaramente fucilato per essersi rifiutato di fornire informazioni sulla posizione delle forze alleate. Preclaro esempio di amor patrio e spirito di servizio, spinti sino all'estremo sacrificio della vita."
Il 16 ottobre 2009 venne intitolata ad Antonino Fleres la Caserma dei Carabinieri a Lariano (Roma) in via Urbano IV.
Il 25 giugno 2010, a Borgetto venne intitolata piazzetta Fleres con un monumento (busto) a lui dedicato.

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